melina giuliano

nei suoi percorsi 
nei giorni dove scalini 
furono ghiaia ,
Gli evanescenti flussi…
ti scivolai , 
nella cimosa 
carta da zucchero
Tempio tra fiamme 
erano mani
Miele. labbra, amore
Nei grappoli di neve
flessuoso 
Sentivo l’eco …ecco
vedi dolore 
due angoli
due specchi 
in un eterno mai trovarsi
sta ‘ su noi , 
su’ me .
che non ti vidi 
Nell’anima …
che soffia 
nasce nucale costa 
non vedi il tempo 
fiorii l’angoscia…..
Chiazza la via ,nei suoi 
topazzi …
nei bilichi di vento un poi
puntava gli ideali
Selva tra le colline
l’occhio rimira , affusola é 
carne affanna 
Ancora tra caviglie ..
Il suono ch’era, tenero pane 
di noi….


cosi parla luna ,nei sofismi 
Indossa tinte di nubi 
veglia d’ori le trine 
cosi ulula ,il suo canto
nelle voci ,
cosi siamo seduti 
accanto , 
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
incontro
mistico …sei 
dietro la nuca 
protesi tra le nubi 
metalica materia 
parte fattiva ,si posa 
corde di gola,
espressa nelle valle arriva 
dove incarna 
dove si include viole
ora sei sguardo..
tenti di capire 
indugia tra le ciglie 
il battito di un Anjo 
Nelle arcane dune
L’eco soffice di sogno 
Melina Giuliano


E spinsi oltre maree 
il vento ,mio desiderio 
e pure tacque.
dentro lo specchio 
indusse ..
come castigo ..e morte 
spinsi nei remoti 
Quello che bocca ,
sussurra sulle alpi 
La fresca rosa 
che tenni tra le mani 
sull’erba fresca ..
La bacia l’alba in una sosta …
e mai mi desta ,
E furon tempi d’ori,
tempi di spade , 
E sento ancora
Lo scoglio che fu ,’ mio 
talismano ..fu ‘ mio nome 
e fu mio suolo ,
Tra luce e valli …
E ancora insazio mi ispira …
E….spinsi oltre ..tra nembi 
E quote il volo delle acquile ,
sopra i miei vuoti…
E fu’ sigillo , 
Tra foglie e dame ,
il bacio incastro 
sopra le nubi ..
Lo sguardo mai perso ..
ti condussi , 
ancora son vicino ,
sono il tuo cuore 
sono il tuo amore 
il tuo riflesso 
e sarò sempre ,
il vento che si spinse 
oltre la morte ,
Tua sempre …..


seppur io amo ..
amando il sonno delle spine,
si pose su dov’è 
batte il cuore il quale
si fermò nei brumi del fogliame …..
amando amo l’essenza 
Posta sul labbro rime
e pur amando conosco 
mia ragione …


Un singhiozzio ,
conduce il volo,
tra bianche ali 
purpureo suolo 
Visse di giorni
E scarpe rotte indossa
Tumidi giorni ,
fame condusse mani 
Nei singhiozzi, la notte 
di cenere vola sui cuori 
E fece fame di sue carni …
E venne straccio ,
E pose fine…
nei suoli suoi singhiozzi
il lacrimoso 
Andare,
Cosi bianche le ali ,
Ferite ancora sono 
nei morti giorni d’ove 
l’inverno e suolo


Ancora vive il nutrirmi 
leggero soffio tra le 
mani ,nel mio petto 
tra le innocenti rive ,
Accolto nei grani di 
Giugno spuma errabonda…
Prudente asta ..quieta 
i nastri seducenti 
La chioma, sua di verde giade
Cucir nelle marine….
sabbie il cuor ,mi vidi
… vespa che punge 
Quando dorme la luna,
bionde albe d’anima
suoi suoni
il giorno… sue scorze
gli aranci , essenze
la notte accanto sento ,
Padre e madre ..
il mio nutrire, un palpitante 
suolo, argentee .vie ,
Di lagho .sono leggere viole 
fiocchi serenità che volli mie,…
oltre il vivere morir sé debba….
Melina Giuliano


Cerco uno spazio fisico 
mentre imploro ,
mentre varco ,
l’altra me 
a mani giunte ,
raccolgo di me 
l’ombra nei 
fogliami tersi .
Indugio tremula 
nei passi
E mi racconto 
nei miei raccolti 
dentro lo spazio 
oltre la cruna 
il mio ritratto fiamma 
Il sale che lo spegne 
nella sua intima, foga 
Respiro nella nuda carne ,
nei venti della mia stagione 
quell’tempo dove ,
le tenebre erano fame ,
s’ensessere il pane ,
Era sembianza ,
il profumo , 
nei caldi inverni ,dell’mio grano 
voglio essere il frumento ,
Il forte vento ,
il sole dal capo , 
fino alle caviglie 
tenendo me…
ti tenni stretto..al cuore


E visse 
visse tra le stanche 
mani 
Sotto l’ombra 
dei papaveri 
Dormiente 
visse 
Nei rumori 
tra voci 
il tempo intona 
Dai suoi specchi 
spoglia il vento 
Vita che nei datteri 
dov’è il monte parla 
soffia limpidi gocce 
La palma
Nei suoi quadri 
Di pastelli …..
Vive l’oggi ….
un caldo vento 
fino alle sinapsi


Ch’esiste,
sapevo 
arrivò nei piedi imbruniti 
fragile l’aria ,,,
imperiosa l’eggera 
carezzo’ le mie ombre 
imbrunite di cielo
spighe é fiocchi di grano…
era aperta di sangue 
errante ti seguii ….
madreselva
tra le piume il dolce cantare 
la tua bocca
terra viva
E ti posi tra le irte colline 
Il sapore 
la tavola sorta sul cuore 
affamato …
un granello, mi raccolse 
clessidra d’amore ….
Melina Giuliano

<<<< e ti dirò 
Che nonostante tutto >>>>
A dire il vero 
un fiore nei ricami 
Tra ragnatele e negli incarni
Ancora un quadro che pungente 
Sorride mi deruba 
nei seni implode dove palpita 
A dire il vero >>>>
Ti o amato come si ama il vento 
Quando carezza nei crinali >>>>>
A dire il vero il bacio cosi 
Forte carnale 
Quello che l’alba spettina 
Arruffa l’anima il possesso 
<<<<<<a dire il vero 
e cosi scritto forte nei miei ricami 
dentro le vene 
Anche se ‘ penso d’allontarnarti la notte accanto sento …tu nella mia anima 
mi servi come un demone nella postilla assaggi…. mio lontano ieri ….
>>>>>>>
sento la pelle nella sua dolce essenza 
>>>>>
cosi tengo lontano la mia mente …(*.mente distrattamente sente 
E sento il tuo dolce sapore 
Ancora lievita 
la pelle eppur ,non vuole 
A dire il vero l’unico ,modo per dire 
il definire il cuore 
e solo un martire in disfatta
Un emozione non da poco,
>>>>>>>
Nei tenui rosa delle labbra 
il sangue un canto raccoglie 
>>>>>
Per dirti …a dire il vero 
chiudo le ciglia ….in un addio 
Tra le farfalle scrive 
di sillabbe memorie …

Quest’attimo,
Cosi mio 
intimo , dolente,
cosi silenzioso 
cosi chiuso ,un inespresso 
addio ,
E tenni stretto 
la cosa mia piu cara ,
fili di carta …
tenni stretto 
Contritto il suolo ,
le sue radici di inviolato 
passo ,
erano dimessi giorni ,
Crudeli in cui destino 
piega fardelli ,
Il mio signore …
Il pane dona 
mi dasti mio signore,
l’acqua da bere ,
I cieli , il mare , 
con occhi nuovi ….
vidi stormi nascere ,
tra le preghiere ,
vidi gli azzuri piangere ,
i rulli di tamburi far soccombere ,
Lembi si solitudine parlare …
nel vuoto delle ombre ,
nel vuoto di campane ,
pioggia nei suoi fiumi ,
Pietre che son miliari,
Mio signore…
incerta la via 
volgi la carnea
coppa 
bevi ciò che vivo dentro …
Le mie malinconie 
Le ossa …
Signore arida 
la via ancor piu ardua ,
la mente mia
Un valicare …di manto ..
il mondo infranto …
Chiudo le ciglia 
nel mio soffio
la mia anima ti serbo …
nei raccolti …
un fior di campo 
resto…..


Nella casta stella 
Dove pensieri 
schiudono la gola 
le ferite ,
dammi le tue mani 
tienimi vicino 
al sigillare di labbra 
Al luccicar..di .piuma 
Nelle carte del 
destino …
La catena sciolta 
Vestiti farfalla 
Vola nell’immensita,
Non lasciarla…
Nel costato donna 
nella foglia trema 
Tremano le nocche 
nel profumo ….
Talco, edera lui,
cresce insazio 
il diviso cuore 
grappolo ….di lune 
spunta nella triste 
luce ..la tua mano 
Sulle gote 
il bacio un sogno….
Negli onirici disegna 
nalla casta stella 
un taglio di lama 
Sulla punta oscilla
quando l’alba 
Un intaglio , 
dentro ne ‘ dilata…
Melina Giuliano