giovanna fracassi

Giovanna Fracassi

Guscio


Lenta si muove


tra il pensiero e il desiderio


che arde


che infuria


nel guscio del cuore


Sinuoso è il suo respiro


che si avvicina


che sfiora


le labbra dischiuse


in un nuovo ed inatteso sorriso


Tu


dimmi che sono parole


solo per noi


solo fra noi


in questo lembo di vita


contro questo soffitto di cielo.


Giovanna Fracassi


Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile


1941 n.633,Cap.IV,Sezione II e sue modificazioni.


Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale,


nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma,


senza l’autorizzazione dell’Autore.

Giovanna Fracassi

Universo


Canta tu ancora


tutta la tua rabbia


e sia lama di speranza


la tua preghiera al cielo


di metallo scuro


nel buio tieni accanto


la tua melodia


d’immensa tristezza


e la nostalgia bruciante


per quel tuo mondo


ormai lontano


hai lasciato


giorni da illusionista


e nei gironi della vita


ti sei perso


fino a quando


la marea cieca


ti ha riportato a riva


ora piangi il tuo tempo


ma


tu canta


canta ancora forte


a quell’universo indifferente


che si sbriciola lento


fra le tue dita tremanti.


Giovanna Fracassi


Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n.633,Cap.IV,Sezione II e sue modificazioni.

Ne è vietata qualsiasi riproduzione,

totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma,

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Giovanna Fracassi

Vivere


C’è chi si spegne un po’ alla volta


chi si ferma sull’uscio e guarda fuori


le tempeste di vento


le burrasche di neve


i crepuscoli accesi


le aurore di delicato stupore


le stelle d’inquieto errare


C’è chi non s’arrende


chi si non si perde


chi sa andare contro


o semplicemente oltre


oltre le porte invisibili


oltre le grida della gente


C’è chi s’alza e prega


o s’incatena e si crocefigge


chi si spende e non si nega


chi dona e non chiede


ed infine nella notte


c’è chi riposa e chi si tormenta


tutti sotto la stessa coltre


di sogni regalati


come una manciata di speranze.


Giovanna Fracassi


Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n.633,Cap.IV,Sezione II e sue modificazioni.

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Giovanna Fracassi

Lamento


Nella notte


vuota come il nulla


schegge di vita


trillano


fra le parole assenti


e le stelle sospese


rutilanti


nella neve leggiadra


di schiuma tremula


Un lume


splende


nello spigolo dell’ignoto


mentre il vento taglia


a strisce il respiro


e l’animo scricchiola


stretto a queste


rocce ruvide


di pensieri


ed è un rombo


stremato il tuo


lamento stanco.


Giovanna Fracassi


Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n.633,Cap.IV,Sezione II e sue modificazioni.

Ne è vietata qualsiasi riproduzione,

totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma,

senza l’autorizzazione dell’Autore.

Giovanna Fracassi

Crono


Sono corde di seta


le onde del mare


che narrano


storie ormai lontane


plasmano


con tocchi leggeri


mobili effigi


di nobili cavalieri


nel crepuscolo di velluto


s’animano di nuova vita


scorrono veloci contese


s’odono i tumulti


nello sciabordare inquieto


che giunge e trasforma


cancella e riporta


così come il ricordo


che abbandona e poi ritorna


che lascia e poi riprende


nell’atrio aperto del cuore.


Giovanna Fracassi


Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n.633,Cap.IV,Sezione II e sue modificazioni.

Ne è vietata qualsiasi riproduzione,

totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma,

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Giovanni Lonzi

Ho udito la sua voce,


una voce imponente,


una voce importante,


simile al canto di Partenope;


son rimasto incantato,


estasiato da quell’armonia di parole,


che,messe insieme,


davano origine ad una melodia,


una musica,mai sentita prima.


Ho chiuso gli occhi per sentire meglio,


son rimasto in silenzio per capire meglio,


ed ho capito che forse,


ci dev’essere un qualcosa o un qualcuno,


capace di creare simili creature,


dandomi dimostrazione della sua potenza,


e facendomene dono.

Giovanni Lonzi

Maledetto…


per ogni cosa che ho visto e detto,


per ogni volta che mi metto a letto,


per questo cuore che ho nel petto,


come questo tempo che non accetto,


perché risulto sempre in difetto,


come questo mondo che non sarà mai perfetto,


perché non provo più nessun affetto,


per tutti i sogni nel mio cassetto,


per chissà cosa ancora mi aspetto,


per tutte le volte che ci rimetto,


perché vivo di passioni odiando la vita lo ammetto.


di Giovanni Lonzi..

Sulle Tracce Dell’anima

“Ci sono giorni in cui il vento danza con le nuvole ed il sole a tratti concede

la sua luce disorientando gli occhi, trascinando i

pensieri lontano… E di colpo apri le braccia in quella direzione che non hai scelto

il cuore ha un paio d’ali e tu torni a respirare

… Ci sono giorni,come questo, in cui il vento spinge verso l’orizzonte e cielo e mare

sono parte di me…Siamo solo un istante

sospeso tra terra e nuvole, siamo l’abbraccio in cui abbiamo stretto chi amiamo,

siamo la carezza data, la parola pronunciata,

la mano offerta, il gesto d’amore, l’attimo di nostalgia, l’occasione mancata,

siamo la somma di irripetibili istanti… Ed io ti

porto con me ovunque il vento mi trasporti oggi, domani…sempre…”


C.Sulle Tracce Dell’anima

Sulle Tracce Dell’anima

“Ci sono sogni che non lo sono affatto. Almeno per me. Una fortuna

o forse una condanna. Perché prima di vedere, sai già

tutto. Come in questa notte: la notte degli abbracci. Ci sono sogni che sono incontri:

e ti ho visto. Ti ho stretto forte, ho preso

il tuo viso tra le mani, per qualche irripetibile istante perché ci sono

spazi dentro destinati ad una sola persona, in cui non

potrai permettere a nessun altro di entrare, per me è così, lo sarà sempre.

Ma ho capito che non puoi pretenderlo dagli altri e

se lo fai e’ solo un illusione…. Ci sono sogni che ti aprono

semplicemente gli occhi e ti consentono di vedere davvero. Ed ora

so dove sei senza più bisogno di parole “.


Sulle tracce dell’anima – C.MorelliPubblicate ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n.633,
Cap.IV,Sezione II e sue modificazioni. Ne è vietata
qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché
qualsiasi utilizzazione in qualunque forma,
senza l’autorizzazione dell’Autore. 

 Giovanna Fracassi Fiori
E cosa vuoi che sia
se all’improvviso
non ci sono più
alza gli occhi al tramonto
sono lo stormo di uccelli
che s’allontana
fra le nubi di sangue
sono luna o lupa
sono stella 
o qualsiasi forma vuoi tu
E cosa vuoi che sia
se all’improvviso
il mio posto accanto al tuo
rimane vuoto
è ancora pregno
del profumo del mio corpo
le braccia aperte
le mani ancora strette
a conchiglia
attorno al mio cuore
ascolta
il trascorrere delle notti
fra le voci sconosciute
sentirai le mie parole
disegnare fiumi 
e fiori sulle tue pareti.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Aurora
Quando l’aurora 
s’adagia sulla riva del fiume
e viene a bagnarsi
dopo essersi specchiata 
per l’ultima volta
nel buio sempre più chiaro
i confini del tempo 
si dissolvono
nel vapore di un’emozione
e le dita si sfiorano
come cristalli di nostalgia
e una tristezza
impalpabile e fluida
si diffonde sul viso cosparso d’attesa
sulle ciglia umide di speranza 
sulle labbra umettate di sogno
dischiuse in un’altra supplica.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Fumo
Dove va la sera
la mia vita
se nel vento tiepido
si sciolgono grumi 
come nodi
nel fondo dell’anima
si bruciano
le attese
e si sbriciolano i sogni
sui gradini solitari
e
quanto sa
di fumo acre
questo dolore
che si espande 
come un respiro
e trascina il cuore nell’abisso
fra i cocci taglienti 
dei cristalli più puri
scagliati contro
il nero indifferente della notte
quando il rumore 
dimentica gli occhi
spalancati nel vuoto.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Mare
Impalpabile 
l’emozione resta racchiusa
in una conchiglia di felicità
Le dita seguono
vie invisibili
sulla sabbia calda
e la pelle è il mio universo
stelle e luna
sono testimoni ridenti 
mentre danzo sulla cresta dell’impossibile
sul filo teso tra ciò che sono 
e ciò che potrei essere
là dove la vita
pulsa più limpida 
scorre un fiume senza perché
e la corrente
è tenera attesa 
che trascina lenta verso la foce
sarà il mare 
ad accogliermi
e scioglierà infine
tutte le mie paure.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Risveglio
Il picchiettio discreto
sui vetri appannati
delle nuove ore
pallide e lontane
Il calore tranquillo
delle parole tenute nascoste
fra segnalibri e fiori recisi
Il profumo del risveglio
lavanda e gelsomino
fra sete e trine
Le note leggere
come farfalle di cristallo
di un piano che suona
dal fondo della memoria
Ed è ancora felicità 
che ritorna 
pure se fosse 
per un solo fruscio nel cuore
pure se fosse
per l’ultimo attimo
soffiato nel vento.
Fracassi Giovanna

Giovanna Fracassi

Carezza
La carezza del tempo 
lungo i fianchi morbidi
delle colline
e la mia inquietudine 
che sa di sale
mentre sbriciolo i miei passi 
su sentieri inutili
spazzati dal vento 
che mi porta 
emozioni mai abbandonate
mi abbraccio
nei primi vapori 
d’autunno
stretto a me
il pensiero più caro
non c’è non c’è 
profumo di assenza
mentre m’inoltro
nella cattedrale 
della mia solitudine.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Alle porte della solitudine
La mia mano 
chiusa nella tua
indugio
alle porte della solitudine
quando le ciglia della notte
si schiudono su un nuovo sorriso 
e le labbra sono petali di porpora
nelle vene della speranza
il lume guida
l’incedere fra le nebbie
dove erra il mio ultimo sussurro.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Fiume
Striscia sul fiume
e incendia la corrente
il vapore tenue della tristezza
che si colora dell’arcobaleno
ti allontani sfumando
nei tratti del viso amato
evapori nella malinconia
che stende la sua coltre bianca
e il cielo 
muto testimone
apre lo sguardo che lucida 
il profumo della notte pallida
quando il vento bussa 
alla porta dell’ assenza 
e poi ringhia improvviso
per portarti in quell’altrove
dove il sangue diventa
pietra incisa 
nel buio pieno 
che cancella tutte le distanze.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Desiderio
Sottile il tempo
plasma lento
il desiderio:
è un sussurro chiaro 
che alita e trema 
fra le fronde
nella quiete impaziente
e che tutt’intorno
riposa languido sul mio viso
riluce sul palmo 
della mano
dimenticata accanto
intrisa di dolcezza
quasi nascosta
nel mormorio caldo del cuore.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Zucchero filato
Il vento caldo 
compagno capriccioso
gonfia la vela
e il balcone
è il veliero 
che profuma di eucalipto
e s’allontana
sul mare verde d’estate .
Negli occhi di bimba,
fogli bianchi sciolti nel futuro,
sono incise storie
di candide regine 
e di temerari pirati
Sul fiato dorato 
fluttuano fotografie 
in bianco e nero 
e i giochi sanno
di zucchero filato
Profumo di mandarino 
sulle punta delle dita:
succo di felicità.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Respiro
Danza in fondo agli occhi
l’ombra del sole 
e lo sguardo 
si perde nella nebbia
mantello di rugiada 
sul corpo madido.
Scivolano le tue mani
tra le mie
e si fa fluido d ’amore 
il respiro.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Aquilone
Sul filo teso
ondeggiano incerte
parole come germogli 
colorati di sogni
lontano l’eco
accompagna passi
che non hanno dimenticato
la via del cuore
s’impiglia l’aquilone
prigioniero inconsapevole 
e resta appeso a quel filo teso
fra la primavera e l’autunno.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Agonia
Il mondo vomita
larve di fuoco
e nel cielo di petrolio 
cirri di denso vapore mefitico
si rincorrono minacciosi
Non v’è tana per l’essere immondo
che striscia sul pendio dell’universo
Infaticabile e caparbio
setaccia
lo spirito libero
ogni scheggia di granito
intrisa di sangue sacrificale
sprofonda in ogni lago melmoso 
di abbandono e di rinuncia
si disseta d’ogni lacrima 
che trasuda paura e inutile speranza 
penetra nel suolo molle di dolore rarefatto 
fruga fra le radici fradice di urla spente
incendia ogni briciola di nero orgoglio
E le ceneri di chi s’è perduto 
si sciolgono nel mare scuro d’angoscia
Agonia dell‘infinito.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Urlo
E’ un urlo
che arde bruciante 
nel nero acceso
di brace rovente
vano richiamo 
gettato e disperso
nell‘accecante deserto 
di gelido sale
inutilmente interpretato
esposto e indifeso
è senza ragione
è puro stordimento
E’ un urlo
uno soltanto
che spezza ogni resistenza
e travolge
al suo netto passaggio
ruba radici 
di coriacee certezze
frantuma muri di sicurezze
sbriciola salvezze
polverizza suppliche
non v’è riparo 
al suo tracimare 
dalla botola dell’ infinito
E’ un urlo.
Un urlo soltanto.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Tempesta
Ho stracciato fogli di giorni passati
ne ho fatto brandelli di speranza
li ho cuciti sulla labbra ridenti
E poi
sono corsa in riva al mare
mentre la tempesta scuoteva l’anima del mondo
Ho bagnato i piedi nel sangue bianco 
ho bevuto fino a stordirmi 
l’immensità nera dell’universo
E poi
le mie dita , come radici, aggrappate
all’esile respiro dimenticato dal cielo in fuga
Sono rimasta in un battito del cuore
all’unisono con il tempo della vita.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Sabba
Bagliore s’accende
nell’infinito dell’anima immensa
lassù in quel nido di sole
che va spargendosi nella notte
Mentre di penetrante macchia 
di rosso rovente
s’ infiamma il cielo 
quaggiù fluttua il silenzio
Ed io continuo a scrivere 
nell’oscurità del cuore
l’inesprimibile eterno 
scorrere della mia danza
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Delusione
Una stella splende
e l’incanto emoziona:
è unica , irripetibile,
si riverbera fin nelle pieghe
più riposte dell’anima
e poco importa se poi si scopre 
che essa già non è più:
è esplosa, scomparsa
ma
di lei ancora si portano 
negli occhi la luminosità,
nel cuore il calore
solo negli occhi
s’annida
la malinconia 
della delusione:
vita.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Drappo
Mentre la notte 
s’illumina di mille perché
cammino nella traccia della luna
Al mio fianco 
l’ombra del tuo amore
dialoga con l’anima
che custodisce 
la stella più accesa
Ed è calore nel petto 
che annulla le distanze
nello stillicidio d’attimi
cuciti nel drappo
capriccioso dell’universo.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Essenza
Briciole di cristalli 
nel mio sguardo liquido,
t’involi bianca essenze del nulla
vuoto coacervo di possibilità
e nel tempo assente
conoscerti è squarcio profondo
nel cuore vergine
Né passato, né presente
tantomeno il futuro
non v’è un istante 
di significato diverso:
è tutto qui 
in questo mio sguardo inatteso
che ti cerca al di là di te stesso
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Silenzio
Questo silenzio è 
morbido manto di quiete inerte 
in cui avvolgo
le mie ore sfinite
è l’otre dove racchiudo
i gridi soffocati 
dei gabbiani 
al cielo di pietra
quando il vento impietoso incalza
nuvole gravide di rabbia
questo silenzio è
caldo abbraccio di pianto struggente 
in cui cullo
il fiato cocente del mio dubitare.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Non è paura
E’ respiro di fuoco
il dolore che mi morde l’anima
e dilania la felicità pulsante
e non è paura amarti 
al di là della luce e della notte
nella fiamma che si fa brace
e poi cenere dispersa nei giorni a venire
non è paura amarti 
nei labirinti in cui ti cerco
e poi ancora e sempre ti perdo
nelle lettere che compongono 
nuove parole 
per narrare di te e di me
e non è paura amarti 
nel sogno e nella veglia
quando abbraccio la tua ombra 
e stringo a me l’immensa tua assenza.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Corolle
Assenza
nello spazio irradiato
del tempo diluito
quando la luce
non svela 
né si sostanzia 
delle ombre chiare
dell’ attesa
ed il suono 
del tramonto 
si confonde 
con le note 
di un’alba 
cinta di vermiglie
corolle profumate
ed è allora
che l’anima
s’alza in volo.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Era ed è
Distratta
dal mio domani
non sapevo sfogliare
fra gli intrichi 
della tua esistenza
era il tuo muoverti
fra le carte 
delle vite altrui
era la tua presenza
il cuore che pulsava
nell’antica casa natia
era la parte migliore
dell’essere mio 
che fioriva 
nel tuo sorriso
e
mi manchi 
nel tempo urgente 
che ti allontana o ti avvicina
nello spazio violento 
che si dilata 
per separarci o per avvicinarci
perché
è qui dentro la mia pelle
dentro il mio ieri germogliato
dentro il palpito rapito 
del mio respiro
è qui
l’unico lido 
dove ti sei fermato.
Dedicata a mio padre
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Verità
Non dire
di ciò che
non vuoi sentire
della verità che
ti farà soffrire
non dire 
di quando la mia voce
sarà solo il riverbero dell’alba 
sul tuo viso
non dire 
di quando i ricordi 
ti soffocheranno
e poi ti apriranno all’infinito
dove ancora mi respirerai.
Dedicata a mio figlio
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Chiamata
Nel vociare 
incalzante
nell’andirivieni 
dei troppi perché
per me insignificanti
nel rincorrersi futile
di solitudini martoriate
celate negli abissali silenzi
stendardi appassiti
di morte chimere
ritorno al solo luogo
dove null’altro sono 
che me stessa.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi

Eco
Pure 
quei passi 
che ho inciso
nell’anima
sono rimasti 
nell’eco 
che sempre
ritorna
risuona
rimbomba
rimbalza
risponde
di ora in ora
richiama
ricerca
ricorda
pronuncia
il tuo nome.
Perché nulla 
alla fine
di noi
si è mai davvero perduto.
Giovanna Fracassi

Giovanna Fracassi 
Doni
Sa di dolce tiepido
il pomeriggio
mentre il sole sfiora
le prime stelle
s’accendono le luci 
fra il giorno e la notte
ed è un tremolio d’attesa
appena un fremito 
proprio al centro del petto
ritorna l’emozione
profumata d’agrumi
nell’aria scintillante
di cannella e di spezie
quando
la porta s’apriva 
e attorno al camino
dita d’amore
avevano già
ricamato doni speciali
per quella bimba sola
Mani affondate
nelle tasche
in cammino ancora
verso ovest
per raggiungere
quel tramonto
che mi è rimasto dentro.
Giovanna Fracassi
Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941
n.633,Cap.IV,Sezione II e sue modificazioni.
Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale,
nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma,
senza l’autorizzazione dell’Autore.

Pubblicate ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n.633,
Cap.IV,Sezione II e sue modificazioni. Ne è vietata 
qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché 
qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, 
senza l’autorizzazione dell’Autore.