ancora poesie

Non riconosco altro Dio
che il mio amore
nessun gesto
nessuna parola
ha cambiato la mia essenza,
ora,aggrappata all’ultima stella,
guardo salire l’alba.
Qui,al centro dei sogni,
non ho paura del buio
nessuna luce è importante
l’universo non se ne avvede
nulla è importante nel vuoto
nulla è come appare ai miei occhi.
Ti cerco
il mio amore ha un solo nome
in questo tempo
altri nomi ho pronunciato sulla Terra,
mai il mio
ha un suono strano la mia voce
troppo distante perchè mi possa arrivare…
Sono in un punto del cielo al mattino
quando tutto svanisce
più alta e più lontana dal mondo
una donna che chiama il suo nome.
Non riconosco altro Dio che l’amore
la magia e un mistero irrisolto
e sono una stella
incoronata di notte
con un nome che nessuno pronuncia,
Incompiuta. 
Mariagrazia Loddo
10 luglio alle ore 12:07 ·Ho visto muoversi il vento,sembrava del color del mare,quel profumo baciava il giardino,tutta
la solitudine delle rose piangeva al cielo,gocce sfinite,aperte,cadevano come i miei occhi,
 senza sapere il perchè, in pozze lontane dalle mani che nulla sanno trattenere..Vuoto
solo vuoto
un enorme buco nero
proprio qui
al centro dello stomaco
che divora tutto
e il petto fermo
immobile
non respiro più 
non vivo più. 
Francesca IseppiE ora lasciatemi
voglio prendere per mano
il buio
e i demoni mi abbracceranno
senza più inghiottirmi. 
Francesca IseppiClaudia Fusco
6 h ·Ho trascorso 
attimi di vita,
ho inseguito
brandelli
di sogni,
ho percorso
stralci
di pensieri,
ora mi fermo
ed osservo
parvenze
di esistenze
precarie,
dove 
ci si affanna
per affermare
se stessi:
vana illusione,
tutto è già detto,
tutto é già scritto,
si può deviare
per un momento solo
il disegno prestabilito,
dove ognuno di noi
ha un ruolo
che spesso 
non intendiamo!
Sbilanciato
disperso lontano dalla scena
artificioso il morso del monologo
Mi leggo come insulsa pantomima
ma ho lasciato intatta
la tazzina della tua isteria
La mia tua vicenda trasale
si sillaba spezzetta
Né servono gli arnesi
della dissezione l’analisi degli archetipi
Vorrei tentennare di stupore
alla vista di qualsiasi estro della natura
Non son capace più di musicare
e tu aderisci troppo alle pareti materiali
ti mutili nel gusto del sogno
Potremmo entrare nell’angolo
nascolto del sussulto
e sarebbe già un’impresa
Un verme rode le pupille
quando la serpe non si lascia calpestare
Sbagliammo ad insidiare la menzogna
per reggere vacillante trono alla verità
Ci lasciamo frastornare dalle corde
di quotidiane mutazioni
Siamo inconclusione arsura di penombra
innegabilmente prossimi ai ronzii
delle angosce ai confini di sciagurate
asimmetrie
Il passo è dolce quasi
docile nel presentimento
di una alterità che
sequestra la memoria
strapazza in variazioni scellerate
la poesia che fu ed è pietra focaia
non gioco
ARMANDO SAVERIANO 15 07 2018Dammi
Riconsegnami i pensieri
le mie parole saranno dure
l’amore è un dramma
non c’è compimento
se non si è compiuti
non c’è aria
da respirare.
Il mio delirio
non è il mio vuoto.
Non ti cercherò più
non ti aspetterò più
tu sei la risacca
il mio ritorno
a cambiare.
(mcg)Eppure /mi sono innamorata di te vento /che te ne vai e ritorni /Bianco Eolo /sui monti/ che sbuffi sul mare e/ verdi gli occhi tuoi /
 malinconici /salpano dalla mia immensa isola /Senza la voce tua /
 muore e /sibila insieme/ogni mia possibile/nostalgia//
lilli Il trasporto delle tue emozioni interne ad ogni passaggio ,
 conosco bene quella timidezza che per anni mi ha accompagnata ,
 a volte l’ho sentita come un macigno , nell’adolescenza , 
forse perché sentivo dentro di me che io non ero quella ….
 eppure quella solitudine ci ha dato modo di guardare in modo diverso ,
 dove in tanti non riescono ad arrivare , sai ? Così profondamente …
 Oggi ho preso piena coscienza di chi sono ,
 ed è questo che mi fa amare quella solitudine di ieri , la stessa
 di cui oggi a volte ne sento come un’esigenza , 
quel tempo dedicato a me , solo a me … Michela MoscettaLei 
Beati i seni che si uniscono 
che fondono l’essere antico di una poetessa 
lo sguardo intinto di sfida e speranza
lo stupore di una vergine
perché chi scrive si spoglia 
ma non si penetra
perché il mondo si chiude tra due braccia.
Si aprono i seni 
carne e desiderio
di un abbraccio.
Poi arriva la poesia
schiude le anime
in modo lento
a volte violento 
arriva da una “Pazza della porta accanto”
non puoi che spalancare 
a quel mondo
e baciare quel grembo.
(mcg)Da troppo tempo sosto a questo bivio
e resto impalata a guardare da che parte andare.
Devo scegliere e svoltare 
anche se a fatica e con sofferenza.
La sofferenza vera però è dentro 
poco comprensibile per chiunque 
e non voglio fare di me oggetto di compassione.
Non svoltare e seguire la solita via
non mi porterebbe in nessun posto
qui c ‘è solo volo di fantasia 
la mia realtà non sono le parole
scritte di fretta in momenti di malinconia 
o di amore …forse…se tale è stato
di tutt’altro ho bisogno ed è svuotare
questa mente riempita di tanto niente.
Gt@
Ricordi ?
era quel giorno d’inizio autunnale 
e i nostri piedi correvano nudi
sui prati 
bagnati di pioggia notturna.
Giovani figure , amanti adolescenti
colmi di voglie nuove
la pelle sudava desiderio.
Avvinti nei molti abbracci
i corpi seminudi danzavano tra gli arbusti
profumati degli ultimi fiori
mentre la pioggia riprendeva a bagnare
e cadeva, cadeva leggera 
lavando le tracce dei nostri segreti.
Il pino argentato ora grondava di luce
e le siepi di rose selvagge s’innalzavano verso il ristoro
e tu ragazzo di campagna che hai baciato i miei respiri
avevi negli occhi il grigio colore 
di un cielo di primo autunno
e con mani ancor delicate
non avvezze al lavoro dei campi
accarezzavi le vesti bagnate 
scrutavi attraverso le trame
le forme nascoste ,
tra i capelli legavi foglie cadute
e guardavi, guardavi la bocca rosata dal freddo ,
e cantavano l’amore parole sommesse 
tra gocce cadute dai rami
e brezza leggera tra i pini scorreva dolcezza di baci ,
di vesti disciolte dai lacci
e la sera ancora tardiva 
con ombre leggere copriva
un giorno di pioggia d’autunno.
gt@Brevissimo.
Siamo nati in posti diversi, cultura diversa, neppure i valori uguali. Tu mille donne, io un uomo solo.
Ci siamo casualmente incontrati, poi non so se sia stato un caso, un bel feeling, tra proposte decenti e indecenti.
Trasportati da tutta la rosa dei venti, ci siamo persino spinti alla conoscenza interiore di entrambi.
In realtà
Non ci siamo conosciuti mai, in nessun modo, in nessuna situazione.
Non ci siamo mai visti.
Il “non” è blocco negazione trasformazione, capovolgimento del rapporto.
Io non ci sono mai stata, tu non ci sei mai stato.
Per esserci, anche se trasportati dal vento, occorre affermarsi, dire Sì.
Io non mi sono dichiarata, tu neppure.
Valutate le difficoltà, nessuno di noi ha reso semplice il capolavoro dei nostri scritti.
Alla fine non era un capolavoro.
Ora te lo posso dire… ti desideravo.
Ora te lo posso dire… non m’importa più niente di te.
Due veri imbecilli.
(mcg)Numeri
E cosi’ dalla vetta delle nostre opinioni
stabiliamo chi ha torto o ragione 
sulla sorte di quei.poveri numeri 
che muoiono in mare.
Numeri per chi non li vuole
Numeri per chi li scrive sui giornali 
Numeri per chi non li difende
cadaveri per chi li raccoglie. 
E noi dall’alto delle nostre opinioni
gridiamo al vento di chi è o non è la colpa
nascondendo in tasca la pietra
pronta per la lapidazione.
gt@Da troppo tempo sosto a questo bivio
e resto impalata a guardare da che parte andare.
Devo scegliere e svoltare 
anche se a fatica e con sofferenza.
La sofferenza vera però è dentro 
poco comprensibile per chiunque 
e non voglio fare di me oggetto di compassione.
Non svoltare e seguire la solita via
non mi porterebbe in nessun posto
qui c ‘è solo volo di fantasia 
la mia realtà non sono le parole
scritte di fretta in momenti di malinconia 
o di amore …forse…se tale è stato
di tutt’altro ho bisogno ed è svuotare
questa mente riempita di tanto niente.
Gt@E poi si cambia
giorno dopo giorno.
Per un po’ non te ne accorgi 
ma lo specchio racconta e
trovi un cambiamento e poi un altro.
Tagli i capelli per sembrare più sbarazzina..più giovane
e per un po’ ci credi
ma non dura .
E se sei sola non te ne importa niente
dimentichi il trucco e le creme
finché ti capita una foto tra le mani 
e ti chiedi come è potuto avvenire tanto cambiamento.
Tanto da non riconoscersi.
Poi guardi la vita a ritroso
e capisci perché
perché per te non hai avuto riguardo
perché il tuo tempo lo hai dato senza fermarti
perché non ti sei amata. 
Ma oggi sei sempre tu …diversa sì e in fondo
chi se ne frega ???
gt@Delicato involucro 
il nostro illusorio corpo
non ha passato,
né futuro,
sola ed unica essenza 
il suo presente.
Una sola alba,
un unico tramonto;
non esiste il tempo
se non nelle nostre
colorate cartoline.
lillisannaE poi accade
quella cosa strana
passa prima
dai suoi occhi ai miei
riempiendomi tutta
come un lampo riempe
una nuvola al tramonto
poi non esce solo
dai suoi occhi
ma mi penetra
ogni volta che lo vedo
anche da lontano
che odo la sua voce
più di tutto
quando la sua mano
mi tocca
 Lapitessa